La mammografia
Il tumore del seno è il più frequente nel sesso femminile. Grazie, però, ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell'incidenza, di tumore del seno oggi si muore meno che in passato.
Sono stati identificati molti fattori di rischio, alcuni modificabili, come gli stili di vita, altri invece no, come l'età (la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 40 anni) e fattori genetico-costituzionali.
Tra gli stili di vita dannosi si possono citare, per esempio, un'alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, il vizio del fumo e una vita particolarmente sedentaria.
Ci sono inoltre alcuni fattori legati alla vita riproduttiva che possono influenzare il rischio di tumore del seno: un periodo fertile breve (prima mestruazione tardiva e menopausa precoce) e una gravidanza in giovanissima età sono protettive, così come l'allattamento per oltre un anno.
Il 5-7 % circa dei tumori del seno è ereditario, legato cioè alla presenza nel DNA di alcune mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2.
La prevenzione del tumore del seno deve cominciare a partire dai 20 anni con l'autopalpazione eseguita con regolarità ogni mese, affiancati alla mammografia annuale dopo i 50 anni o all'ecografia, ma solo in caso di necessità, in donne giovani.
La mammografia è l’esame di screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella. Viene offerto gratuitamente alle donne dai 50 ai 69 anni, tramite chiamata diretta dall’ASL. Ha la finalità di scoprire il tumore della mammella, quando è ancora molto piccolo e non dà alcun sintomo, per avviare tempestivamente il trattamento terapeutico più appropriato.
Quando fare l'esame?
Non ci sono condizioni che limitano l'esecuzione della mammografia.
Come viene eseguita la mammografia?
Vengono eseguite due radiografie per ciascuna mammella. L'esame prevede una breve e leggera compressione della mammella tra due piani di plastica; per questo motivo può risultare fastidioso.
Le apparecchiature radiologiche utilizzate garantiscono che la dose di raggi X erogata sia mantenuta al livello più basso possibile ed il rischio risulti trascurabile rispetto ai vantaggi della diagnosi precoce del tumore. È importante che la paziente, il giorno dell’esame, non si presenti con prodotti cosmetici, talco o creme sul seno. Nel caso di presenza di protesi è necessario informare l’operatore prima dell’esecuzione dell’esame.
Quali risultati può dare la mammografia?
Ogni mammografia viene letta separatamente da due medici radiologi per assicurare una più attenta valutazione diagnostica.
Se la mammografia risulta normale (assenza di lesioni maligne), viene inviata una lettera con l'esito. In questo caso la donna è invitata a ripetere il test di screening dopo 2 anni fino a 69 anni di età. Se la mammografia evidenzia problemi di lettura e/o immagini “dubbie”, è necessario ripeterla e/o eseguire altri accertamenti.
In questi casi, la donna viene contattata dal personale del servizio in cui è stata fatta la mammografia, per programmare la ripetizione dell'esame o per eseguire ulteriori accertamenti diagnostici.
La mammografia è un esame perfetto?
Come ogni esame presenta dei limiti. Può non rilevare la presenza di una lesione, per difficoltà a interpretare le caratteristiche del tessuto mammario o perché la lesione è così piccola da non essere evidenziabile. Così come segnalare delle anomalie non confermate dai successivi accertamenti.
È dunque molto importante, per ogni donna, prestare attenzione ad eventuali cambiamenti del seno nell’intervallo di tempo tra due esami mammografici e riferirli tempestivamente al proprio medico di fiducia.
Per questo è importante ripetere l'esame ogni 2 anni aderendo al programma di screening.